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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Radja Nainggolan al top d'Europa: «Era un predestinato». Da Piacenza è partita la sua ascesa

L'ex tecnico Mario Somma fu il primo a credere in lui: «O vai al Real Madrid o vai in Eccellenza». Gli ex compagni e amici Bini e Lisi: «Dirlo ora sembra facile, ma già nella Primavera con Bruni si capiva che aveva numeri fuori dal comune»

«Vorrei dieci Nainggolan. Rappresenta l’evoluzione della specie del calciatore. Se hai dieci Nainggolan viene fuori una squadra fortissima, a prescindere dal ruolo» firmato: Luciano Spalletti.
La doppietta dell’ex Piacenza all’Inter ha riaperto il dibattito: Eurosport si chiede se sia il centrocampista della Roma il più forte al mondo. Sicuramente è lì con Kross, Modric, Hamsik, Verratti, Pogba e altri. Calciomercato.com parla già di rinnovo a cifre mostruose: «Non è un problema di tempo dato che scade nel 2020 - si legge - ma di numeri perché i 3.5 milioni garantiti dalla Roma possono non bastare più rispetto alle offerte dei top club, Chelsea in testa».

GLI ALBORI

Quanta strada ha fatto l’ex Piacenza che è considerato oggi il miglior centrocampista della Serie A, magari arrivato tardi (29 anni a maggio) ma predestinato fin dai tempi biancorossi dove arrivò giovanissimo nel 2005 - a nemmeno 17 anni compiuti - su segnalazione del procuratore Alessandro Beltrami, che rimase colpito dal giocatore durante un riscaldamento quando ancora militava nel Germinal Beerschot, club di Anversa. E’ svezzato da Luciano Bruni nella Primavera per due anni, dal 2005 al 2007, periodo in cui riesce comunque a esordire in Serie B sotto la guida di Beppe Iachini in un Piacenza-Arezzo (2-3). Quella Primavera firmò una delle imprese più belle del settore giovanile emiliano, al Torneo di Viareggio del 2007 partì senza credito ma si costruì una splendida cavalcata coronata dalla vittoria sulla Juventus negli ottavi di finale (3-2, andò a segno anche Nainggolan) prima di fermarsi ai quarti contro la Roma. Da lì Nainggolan passò in prima squadra con Mario Somma, il primo a credere veramente in lui, poi la crescita con Pioli - con cui diventò titolare fisso - nella stagione 2008/2009 e infine la cessione nel gennaio del 2010 (sotto la guida di Ficcadenti) al Cagliari.

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