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Piacenza - Viali: «Non parliamo di sfortuna». Pagelle

Mastica amaro il Piacenza dopo il pareggio con il Legnago. Lo fa perché, al di là di tutto, la squadra ha giocato una discreta partita, dominando per larghi tratti, ma ha vanificato tutto in seguito a due ingenuità che il Legnago ha sfruttato con...

Mastica amaro il Piacenza dopo il pareggio con il Legnago. Lo fa perché, al di là di tutto, la squadra ha giocato una discreta partita, dominando per larghi tratti, ma ha vanificato tutto in seguito a due ingenuità che il Legnago ha sfruttato con la freddezza di un killer. Peccato perché quest’oggi il Pontisola ha pareggiato, quindi una vittoria avrebbe consentito ai biancorossi di agganciare in classifica la rivale più quotata. Il tutto con la prospettiva di affrontare il derby di domenica prossima con il Pro (che con la vittoria odierna aggancia si porta a -1 dal Piacenza). L’impressione è che sarà già una sfida molto delicata non tanto per la classifica, ma piuttosto per il morale della truppa e dell’ambiente.

VIALI - «Non voglio farmi condizionare dal risultato nel giudicare la prestazione – attacca il tecnico del Piacenza – perché credo che oggi in campo abbia fatto tutto il Piacenza. Il Legnago ha giocato con le sue armi, quindi niente da dire, e gli episodi gli hanno detto molto bene. Tuttavia, per mia mentalità, non do mai colpa alla sfortuna, piuttosto credo che uno gli episodi positivi deve essere bravo a crearseli, se oggi così non è stato, vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa». Per il tecnico quindi la prestazione è stata positiva. A costare caro però, nell’economia della gara, ci sono due disattenzioni pesanti. «Dal punto di vista della prestazione oggi non posso dire assolutamente nulla ai ragazzi. Per quanto riguarda il primo gol, se uno allena la sua squadra a giocare la palla tutta la settimana senza buttarla via e, per fare questo, un suo giocatore sbaglia il passaggio e si subisce una rete, forse la colpa è anche un po’ mia. Certo è però che, una squadra come la nostra, non può permettersi di concedere un gol su palla inattiva avendo la partita in pugno, dopo che eravamo riusciti a raddrizzarla. Personalmente ero convinto che la partita fosse finita, nemmeno loro ci credevano più». Alcuni si sono interrogati sul cambio di Martino, che pure si era espresso bene nel primo tempo. «E’ stata una scelta dettata dalla disposizione tattica dell’avversario. Ho valutato che questa partita si sarebbe risolta con il gioco tra le linee, quindi ho preferito tenere in campo Volpe, che ha le caratteristiche giuste per il tipo di gioco che volevo fare, piuttosto di Martino che invece è un giocatore che si esalta nella profondità». Infine un’occhiata al derby, partita davvero importante per mantenere il contatto con i primi posti. «Per quanto mi riguarda cercherò di preparare, come sempre, la partita con serenità in settimana. Essendo comunque consapevole che sarà una partita importante ai fini della classifica».

FUMASOLI – E’ deluso Simone Fumasoli per la mancata vittoria, nonostante abbia segnato e sia tornato in campo dopo tanto tempo. «Noi, per la squadra che siamo, dobbiamo tenere sempre il ritmo alto. Dopo i gol oggi ci siamo accontentati, cosa che non dobbiamo fare». Al di là di questo il jolly biancorosso pensa che il risultato non rispecchi pienamente l’andamento della gara. «Meritavamo di vincere perché abbiamo fatto la partita sempre noi, però l’atteggiamento nostro ci deve far riflettere. Il nostro errore è stato quello di accontentarsi dopo che facevamo gol. Ho giocato un tempo poi il mister ho fatto il doppio cambio per fare guadagnare metri alla squadra, io dal canto mio sono a disposizione della squadra, sto bene, e penso di potermi rendere utile in qualsiasi ruolo.

GLI AVVERSARI, DI LORETO: «NON ABBIAMO RUBATO NULLA» - «Siamo venuti sapendo di affrontare una squadra forte – attacca il tecnico del Legnago – e devo dire che siamo stati bravi. Siamo riusciti a portare a casa un risultato importante, e a mio parere il pareggio è stato il risultato più giusto». E’ comprensibile la soddisfazione in casa dei veronesi del Legnago. «Noi abbiamo un’età media molto bassa, abbiamo fatto fatica ad inizio stagione perché ci sono stati degli infortuni, ora però abbiamo recuperato quasi tutti e vediamo i risultati. Il Pontisola? Lo abbiamo già incontrato ma non eravamo al completo, a mio modesto parere però il Piacenza è più forte, sia a centrocampo che in attacco». Fa eco al suo mister il Dg del Legnago, Mario Preto: «Ai punti avrebbero meritato loro, ma noi pareggiando non abbiamo rubato nulla».
Marcello Astorri

LE PAGELLE DI GIACOMO SPOTTI

Ferrari 6: il Legnago trova due reti con tre tiri nello specchio e il portiere biancorosso non ha colpe perché in entrambe le volte si trova l'avversario tutto solo davanti a lui.

Cavicchia 6: fino alla rete del pareggio meritava 7 come tutto il reparto di difesa, ma sul gol di Lella la dormita generale è colossale.

Tognassi 6: vale il discorso fatto per Cavicchia, fino alla rete del 2-2 è imperiale e preciso, spesso cerca di dare il via all'azione con lanci dalla difesa.

Rossi 6.5: è quasi perfetto, in fase difensiva è l'anello forte del pacchetto arretrato

Martinez 5.5: si limita al compitino da ormai quattro partite, però lo porta a termine senza troppe sbavature né quando è ora di ripiegare né in fase offensiva, anche se la trequarti campo degli avversari la passa davvero poche volte.

Cortesi 5: valutazione insufficiente perché è vero che cerca di essere onnipresente a centrocampo, ma è altrettanto vero che sbaglia quasi tutti i lanci ed è impreciso anche negli appoggi. Si costruisce una bella occasione nel primo tempo ma la spreca malamente calciando su portiere avversario.

Orlandini 5: vale il discorso fatto per Cortesi anche se la costruzione del gioco non è compito suo, però sul suo voto pesa come un macigno l'errore che ha portato al primo gol del Legnago. Pani 5: entra, giochicchia, ma non combina praticamente nulla. Da lui ci aspetta davvero molto molto di più.

Fumasoli 6: si presenta dopo settimane panchina e tribuna con un bel gol che potrebbe mettere in discesa la partita dei suoi compagni. Per il resto fa poco e nella ripresa deve far posto ad Arena. Arena 5: entra per dare profondità alla manovra e non ci riesce, come tutti è vittima della confusione dopo la rete ospite del 2-2.

Martino 6.5: è il migliore in campo del Piacenza, dà profondità alla manovra ma, soprattutto, è l'unico che riesce a creare con la sua velocità (davvero supersonica) delle occasioni pericolose dal nulla. Propizia il primo gol di Fumasoli con una bella discesa sulla destra. Esce a inizio ripresa ma doveva rimanere in campo. Alessandroni 5: entra per dare maggiore manovra sulla fascia destra, ci riesce anche, però è sempre impreciso nei dribbling, nell'appoggio e nel cross.

De Vecchis 6: minimo sindacale perché ha comunque il merito di mandare in rete l'unica mezza palla decente che gli arriva, tuttavia per oltre 70' pensa a litigare con i marcatori di turno e da lui ci aspetta decisamente di più.

Volpe 6.5: commette alcune sbavature però è un dato di fatto che le azioni pericolose e i gol partono tutti dal suo piede. E' lui che serve Martino per il cross che ha fruttato il primo gol, è sempre lui che cerca il fondo e serve a De Vecchis la palla del secondo gol. Dal suo piede partono un paio di tiri che impegnano il portiere avversario. Il netto dei suoi spunti è ampiamente positivo.

Viali 5.5: la sua squadra gioca in modo didattico e da questo punto di vista non c'è nulla da eccepire, nel senso che è quasi perfetta nei meccanismi. Sui due gol non può farci nulla, Orlandini perde una brutta palla e sul secondo la difesa fa una dormita colossale. Tuttavia sbaglia i cambi, Alessandroni entra e per fargli posto - in virtù della regola degli under - deve uscire Martino che però era il migliore in campo insieme a Volpe. Qui si doveva osare di più e non togliere Martino. Inoltre Cortesi a un certo punto andava tolto per far spazio a Bovi.

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