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Piacenza Calcio

Piacenza - Rossini: «Vittoria del gruppo». Silva: «Ora conta la personalità». Le pagelle

Il tecnico: «Primo tempo spento, senza energia. Nella ripresa mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra che ha voluto vincere a tutti i costi. Russo? Il lavoro paga sempre». Corradi giganteggia a centrocampo, Recino disegna un'opera d'arte e l'ingresso di Zini cambia volto alla gara

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«Ve l’avevo detto - ha spiegato nel post gara Rossini - e ve lo vado dicendo da qualche settimana, siamo in un momento del campionato in cui queste gare, contro formazioni che lottano per vincere, possono essere più difficili e insidiose di altre contro squadre che magari stanno molto più in alto. Sarà così fino alla fine, fermo restando che oggi abbiamo commesso un errore, abbiamo preso subito la ripartenza del gol e dopo meno di 10’ la partita era incanalata come non volevamo. Abbiamo fatto anche fatica, il primo tempo è stato brutto con poche energie e poca personalità, quasi con una sorta di timore nel voler la palla. Il campo non ci ha aiutato, alle 12 onestamente era impraticabile, poi hanno fatto un ottimo lavoro e devo dire che era meno peggio di quello che mi aspettavo. Molto meglio nella ripresa - prosegue Rossini - non era facile ribaltarla e abbiamo fatto un ottimo lavoro. E’ chiaro che dobbiamo ritrovare certezze e magari anche più coraggio, oggi questi aspetti sono mancati».
«Ripeto, abbiamo provato a giocare nel primo tempo, ma non c’erano energia. Non abbiamo sfruttato gli esterni, pochi spunti, la palla viaggiava lenta. Sì è stata una vittoria di spada, più un voler “sì la vogliamo vincere” che altro. Va bene, mi piace, mi fa ben sperare perché non è la prima volta che vinciamo così. Dopodiché siamo stati bravi nella ripresa a ribaltarla. Corradi l’abbiamo riportato come play ma più che altro mi ha dato personalità, Bachini arriva da uno stop di quasi quattro mesi e non può essere al massimo. Russo? Sono molto contento per lui, sta lavorando bene e oggi è stato decisivo pur avendo giocato pochi minuti.
Come dico sempre, se ci si allena bene poi ci si fa trovare pronti quando si viene chiamati in causa.
L’abbraccio con Recino poco prima della fine? Era un modo per scaricare la tensione però, a prescindere da questo, devo dire che è molto bello entrare in sintonia con un gruppo come questo».

Così capitan Silva dopo il successo contro il Legnano. «Quella di oggi è stata una vittoria meritata anche se nel primo tempo siamo stati lenti e imprecisi. Nella ripresa abbiamo fatto sicuramente meglio. Russo? Sono contentissimo per lui: sta lavorando bene e si è fatto trovare pronto. Tra l’altro ha segnato un gol di straordinaria difficoltà. Possiamo contare su dei ragazzi giovani che ascoltano i consigli e che danno tutto ciò che hanno; tutto questo poi si vede quando vanno in campo. Somma? Giocare in coppia con un giocatore come lui è fantastico, ma devo dire che tutta la fase difensiva, a prescindere dagli interpreti, sta funzionando bene. Cosa conterà maggiormente da qui alla fine del campionato? La personalità».

Le pagelle

Moro 6: spettatore non pagante. Il Legnano scende una volta in avvio, segna (e lui non può nulla) poi vive un pomeriggio di sostanziale tranquillità. E’ comunque sempre attento nell’ordinaria amministrazione, mai scontata soprattutto quando c’è campo pesante.

Napoletano 6: è vero che copre male (insieme a Somma) sulla ripartenza che porta al vantaggio ospite però non gioca una gara facile perché dalle sua parti staziona anche Bardelloni, pericolo pubblico numero uno. Inoltre la fascia di competenza è completamente allagata e questo aumenta il quoziente di difficoltà del suo pomeriggio.

Silva 7: sollecitato solo in un paio di occasioni, trova una chiusura al 75’ che vale come un gol e nella sua zona non si passa.

Somma 5.5: in un pomeriggio relativamente tranquillo, perché il Legnano dopo il gol si rintana tutto dietro, pesa comunque la mancata chiusura su Chiemerie. Dal 19’ st Gerbaudo 6: con una squadra a trazione anteriore deve più che altro pensare a coprire per evitare di prendere delle ripartenze.

Iob 6: non molla gli ormeggi, pattuglia la zona senza strafare e alla fine confezione una prova positiva.

Kernezo 5.5: da un lato è l’unico che cerca un po’ lo spunto in un primo tempo molto sotto tono, però sbaglia numerosi cross e pasticcia quasi sempre. Non riesce ad incidere. Dal 9' st Zini 7: spacca in due la partita. Caso strano, come entra lui cresce notevolmente la pericolosità complessiva degli attacchi. Ha il merito di dare una vera scossa lì davanti

Bachini 6: giornata difficile fin dall’inizio su un campo che non lo agevola per nulla. Cresce un po’ col passare dei minuti. Dal 1’ st Marquez 5.5: ci mette voglia e garra, però non si vede mai e si divora il possibile 2-1 di testa.

Corradi 7: partita dai due volti. Maluccio come tutti nel primo tempo, nella ripresa però si carica la squadra sulle spalle con personalità, trova l’assist per Recino e a un certo punto gioca da solo su tutto l’arco del centrocampo. Sfiora anche il gol

Ndoye 6.5: la crescita di questa ragazzo prosegue ed è molto positiva. Nel primo tempo cerca sempre lo spunto, idem nella ripresa e inoltre è diventato molto prezioso in fase di copertura perché da equilibrio alla squadra. Dal 40’ st Russo 7: entra e segna, cosa si vuole di più dalla vita? Per lui, che abita davanti alla Curva Nord, è qualcosa di molto speciale. Bravo a non mollare mai e a prendersi l’occasione giusta.

D’Agostino 6: sarebbe da 5.5 perché non trova mai la giocata giusta, tuttavia quando accende il radar nel finale pesca Russo e dall’assist esce il gol vittoria. Dal 44’ st Del Dotto SV.

Recino 7.5: sgomita, lotta, si arrabbia, sfiora il gol su punizione e poi tira fuori da cilindro una meravigliosa mezza sforbiciata che vale un punto in più sulla pagella, il prezzo del biglietto e dà il via alla rimonta.

Rossini 7.5: se solo fosse arrivato prima forse ora staremmo parlando di un Piacenza in fuga. Comunque la rimonta è quasi completata, mette nel carniere un’altra vittoria, trova il gol di un altro giovane e più in generale fa sempre quadrare i conti nonostante le pesantissime assenze di Artioli, Andreoli e Bassanini.

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