Piacenza - Ora si apre la caccia al nuovo tecnico ma non c'è alcuna fretta. Piace Gilardino
La prossima settimana firmerà il nuovo direttore sportivo Di Battista, sarà lui a dare le indicazioni per la scelta del sostituto di Franzini. Adesso la società è orientata su: abbattimento dei costi, sostenibilità di bilancio e questione stadio
ALLA FINESTRA
Questione tecnico: serve un profilo in grado di lavorare con i giovani, plasmarli e costruire un progetto che sia possibilmente avvincente. Come detto però c’è tutto il tempo che si vuole e accendere ora i riflettori è solo un esercizio di stile. Innanzitutto bisognerà capire cosa accadrà alla Serie C dopo il Consiglio Federale della Figc. Ad esempio: alcuni allenatori oggi sarebbero salvi con le loro rispettive squadre e non avrebbero motivo di muoversi ma se dovessero cambiare i meccanismi delle retrocessioni allora cambierebbero anche le carte in tavola. Un allenatore salvo oggi non sarebbe appetibile, se fosse retrocesso sì. Quindi, prima di tutto, bisogna aver chiara la composizione della prossima Serie C 2020/2021. A questo punto si potrebbe iniziare a lavorare sul serio. Chi piace? Alberto Gilardino è senz’altro un profilo che piace a Di Battista. E’ stato contattato? No. Anche perché occorre ovviamente fare un passaggio prima con la Pro Vercelli, società per cui è tesserato. Da depennare dalla lista, almeno per il momento, il nome di Lucio Brando. L’ex Fiorenzuola e Mantova non ha il patentino Uefa per allenare in Serie C, potrebbe farlo in deroga se fosse promosso dalla D (e non è questo il caso) oppure se ci fosse un bando della Figc per i corsi a Coverciano. Due ipotesi al momento non percorribili e quindi il nome di Brando deve essere momentaneamente eliminato.
Come detto è impossibile dire adesso come si muoverà il Piacenza, la corsa verso l’azzeramento dei costi e la sostenibilità di bilancio è il primo obiettivo della società e oggi si pensa solamente a questo.