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Piacenza - Marco Scianò: «Non parteciperemo al bando per il Siboni, condizioni per nulla favorevoli»

Il direttore generale di via Gorra: «Gli interventi che sono ritenuti straordinari sono in realtà all'ordine del giorno, in quell'impianto va rifatto tutto completamente e alle condizioni dettate dal bando non ci interessa»

Nuova Asx Tagliaferri-4Il Piacenza Calcio, come era noto da tempo, punta al campo Siboni, ex sede del Pro Piacenza che è fallito nei mesi scorsi. Il Comune di Piacenza ha pubblicato il 31 ottobre il bando ufficiale per la gestione dell’impianto, durata novembre 2019-giugno 2029. Quasi 10 anni con una annuo di 10mila euro e con la manutenzione ordinaria e straordinaria a carico del gestore compreso il nuovo impianto di illuminazione per il campo numero 2. Come noto il fallimento del Pro Piacenza portò alla revoca della vecchia concessione e il Comune aveva temporaneamente affidato la gestione al Piacenza Calcio che punta a far diventare il Siboni la nuova casa delle giovanili biancorosse: «Ma non a queste condizioni» aggiunge il direttore generale Marco Scianò.

Il dg di via Gorra si fa portavoce del sentimento espresso nelle ore scorse dalla società. «Abbiamo preso visione del bando di gara - oggi siamo al Siboni con una concessione temporanea, aggiunge - e visti i presupposti e gli impegni del bando stesso posso dire che non vanno incontro agli interessi della società».

In parole povere, stando così le cose il Piacenza Calcio non parteciperà al bando per la gestione decennale del centro Siboni. «La struttura così com’è oggi necessita di fortissimi interventi che sono straordinari ma all’ordine del giorno. Stiamo parlando di un centro sportivo vecchio, vetusto, di un impianto che necessità un pesante intervento anche solamente per riprendere le attività primarie di un settore giovanile. Oggi ci siamo dentro con alcuni interventi che hanno tamponato alcune problematiche ma il punto in questione è questo: nel bando sono carico del gestore gli interventi straordinari ma in realtà la straordinarietà degli interventi sarebbe quasi quotidiana tanti sono i lavori di fare. A questo condizioni non ci interessa e non parteciperemo al bando; a delle condizioni diverse possiamo tranquillamente riparlarne in alternativa faremo valutazioni differenti su dove far sorgere la nuova casa delle giovanili biancorosse. E sia chiaro - chiude Scianò - che dico tutto questo senza alcuna polemica, semplicemente il bando ha delle prerogative che non riteniamo soddisfacenti».

A fondo pagina il bando in formato pdf da leggere

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