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Piacenza - Il vero sogno di mercato si chiama Di Quinzio. Vicino l'accordo con Tommaso Morosini

Il centrocampista del Como sarebbe l'innesto ideale nel centrocampo con Taugourdeau e Saber, si andrebbe a formare uno dei reparti più forti della categoria ma Di Quinzio ha un contratto fino al 2019 con i lariani. Piace anche Domenico Mungo (Cosenza)

C’è un nome e un cognome: Davide Di Quinzio. E’ questo il vero sogno di mercato del Piacenza che sta avviando una mezza rivoluzione sulla rosa cercando, al contempo, di mantenere lo scheletro della squadra che tanto bene ha fatto in stagione. Innanzitutto è già stato inserito un top player per la categoria come Ermanno Fumagalli; persi Abbate, Cazzamalli e Franchi, il ds Matteassi cercherà di condurre un mercato calmo, senza fretta sui nomi, con l’obiettivo di inserire due elementi di livello nell’undici titolare più uno capace di sparigliare il mazzo. Si può già dire che l’intenzione è quella di non scostarsi troppo dal 3-5-2 che Franzini ha scelto di utilizzare da febbraio in poi, con una rosa che, all’occorrenza, permetta di passare al 4-3-3 mai realmente mandato in soffitta.
Servirà dunque un difensore centrale con qualità simili ad Abbate da affiancare a Pergreffi e Silva, un’alternativa di livello a Masullo sulla sinistra mentre davanti certe cifre non sono accessibili per il Piacenza che punterà forte sulla coppia Nobile-Romero. Quindi tutte le fiches andranno puntate sul centrocampo, bisognerà resistere alle sirene estive per Taugourdeau - miglior regista dei tre gironi, numeri alla mano - capace di abbinare qualità, quantità e reti (ben 11 in stagione) e per Saber che è una mezzala tra le migliori in circolazione in rapporto all’età.
L’obiettivo è dunque quello di affiancare a questi due un terzo centrocampista, di alto spessore, e il profilo ideale è quello di Davide Di Quinzio. C’è da dire subito che l’operazione è difficilissima, nel senso che Di Quinzio ha un contratto con il Como fino al 2019 e il Piacenza non si è ancora mosso ufficialmente anche se potrebbe farlo presto alla luce della questione “fideiussione” che in questi giorni sta tenendo banco in riva al lago. In pratica la nuova proprietà non ha presentato - nonostante sia stata sollecitata da due mesi dalla Figc, come riportano i quotidiani locali - tutti gli incartamenti necessari per chiudere l’attuale stagione (la nuova proprietà deve versare una fideiussione di 350mila euro in sostituzione di quella della vecchia proprietà Porro) e questo sta aprendo alcune crepe.

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