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Piacenza - Il saluto di Alessandro Cazzamalli: «I tifosi biancorossi mi mancheranno»

Dalla vittoria record in Serie D ai due derby vinti: «Il gruppo degli anziani non c'è più, quindi lo spogliatoio cambierà parecchio. Il nostro era un ambiente formidabile. E devo dire che questo è stato un punto di forza fondamentale per questa squadra fino a oggi»

E’ stato uno degli eroi del ritorno nei professionisti. Ora Alessandro Cazzamalli, dopo due anni di biancorosso, ha deciso di sposare la causa del Rezzato, squadra bresciana che punta a vincere il campionato di serie D. Non è stato un addio facile, come ci racconta lo stesso centrocampista: «E’ stata una decisione sofferta. Alla fine ho optato per il progetto del Rezzato perché l’ho valutato in chiave futura. Se il Piacenza mi aveva offerto il rinnovo? Sì, già a metà anno mi era stata prospettata la possibilità di restare un altro anno. Nel calcio però vai a sensazioni: con il Rezzato mi si apriva uno scenario di 3-4 anni con possibilità di proseguire con altri ruoli quando smetterò di giocare». Per questo Cazzamalli, 38 anni compiuto lo scorso maggio, ha deciso di intraprendere una nuova sfida. Come lui anche l’attaccante Stefano Franchi andrà al Rezzato.

Cazzamalli, che cosa c’è nei suoi progetti, finito di giocare farà l’allenatore o il dirigente?

«Ora come ora il mio pensiero è quello di continuare il più a lungo possibile come giocatore, visto che mi sento ancora bene. Con il Rezzato l’idea è proseguire per più di un anno. Poi quando smetterò, se il mio futuro sarà ancora nel calcio, mi piacerebbe tentare la carriera da allenatore. Poi non escludo nulla, dipende da quello che mi si propone».   

Al Piacenza ha vissuto due anni intensi e non privi di soddisfazione. Quali sono i ricordi più belli?

«Sono stati due anni che ci hanno regalato tante soddisfazioni. Ricordo il campionato vinto, ma anche l’anno successivo è andato oltre ogni più rosea aspettativa con i trionfi nei due derby e i play off disputati da protagonisti. Mi sono trovato bene con tutti a Piacenza. Come sempre mi sono dovuto sudare il posto, ma alla fine sono riuscito a ritagliare il mio spazio: questa è un’altra delle soddisfazioni». 

I tifosi del Piacenza l’hanno sempre tenuta in grande considerazione. Si sente di dire loro qualcosa?

«Sono contento che si sia creata armonia con i tifosi. E’ stata una bella avventura. La cosa che mi mancherà di più saranno loro: li saluto tutti». 

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