rotate-mobile
Piacenza Calcio

Piacenza - Ecco Venturato. Gatti: «Serviva una scossa»

Si chiude l'era di William Viali, quello che un anno e mezzo fa avevamo definito "l'uomo dei due mondi" e si apre nella sala stampa dello stadio Leonardo Garilli quella di Roberto Venturato, pragmatico tecnico ex Cremonese e...



Si chiude l'era di William Viali, quello che un anno e mezzo fa avevamo definito "l'uomo dei due mondi" e si apre nella sala stampa dello stadio Leonardo Garilli quella di Roberto Venturato, pragmatico tecnico ex Cremonese e Pergolettese, nato in Australia ma originario di Treviso, che da ieri sera è il nuovo allenatore del Piacenza Calcio. Arriva per vincere - gli obiettivi non sono cambiati - e rigenerare una squadra secondo il suo dogma principale: il 4-3-3. Venturato si presenta in biancorosso - come fu per Viali - con un passato da cremonese che da questa sponda del Po richiede sempre tempo per essere digerito fino in fondo e come specialista delle promozioni in serie D visto che questo campionato l'ha portato fino in fondo due volte, il più recente nella passata stagione alla guida della Pergolettese. «E' ovvio che quando si arriva in una piazza come Piacenza - sono le sue prime parole - l'unica via possibile sia quella della vittoria, a maggior ragione quando il club è nei dilettanti». Dichiarazioni che sono musica per le orecchie di Stefano Gatti che, in fondo, ha sempre mal accettato la metodica attenzione dell'ex Viali a non rilasciare dichiarazioni in questo stile.

VIALI - Facendo un passo indietro non si può non andare a dieci giorni fa, quando il presidente Marco Gatti sembrava aver saldato Viali alla panchina con una dichiarazione cristallina: «Viali rimarrà con noi anche se dovesse perdere tutte le partite». Ipse dixit. Ma come si sa nel calcio regna l'effimero e gli umori della piazza (che ha un forte peso) hanno fatto il resto: è bastato uscire a pezzi da Gozzano - più per la direzione dell'arbitro che per demeriti propri - e Viali è stato costretto a fare le valigie lasciando il posto a Venturato, terzo tecnico che arriva al Garilli nel giro di 15 mesi. Il calcio è questo: se mancano i numeri si rischia l'esonero, se i numeri ci sono e manca il gioco il prodotto non cambia. Viali lascia la panchina nonostante statistiche pazzesche: 32 partite vinte tra campionato e coppa, 10 pareggiate, 5 perse, 88 gol fatti, 41 subiti, un titolo di Eccellenza stravinto e un'attuale terzo posto in classifica a -4 dalla vetta. Ma tant'è. L'ex capitano del Lecce - beffe del destino - arriva allo stadio intorno alle 13.30, al termine della conferenza stampa, per riprendersi le ultime cose lasciate nello spogliatoio. «Le mie parole di una settimana fa - spiega il presidente Marco Gatti - dopo la vittoria contro la Sambonifacese erano per togliere negatività attorno alla squadra, ringrazio mister Viali, naturalmente ci dispiace per come sia finita ma crediamo fermamente in questa scelta: serviva una scossa a tutto l'ambiente. Venturato arriva anche in ottica futura». Insomma, si glissa via sul repentino cambio di direzione per la guida tecnica, tuttavia l'obiettivo rimane ben stampato nelle parole di tutti: «Dobbiamo vincere».

NESSUNA RIVOLUZIONE - Nell'incontro di lunedì sera tra Marco e Stefano Gatti con Roberto Venturato (con lui arriva anche il preparatore Luca Moggi) non sono emersi molti correttivi da fare. Insieme a Viali saluta anche Parmigiani (che forse verrà dirottato nelle giovanili), il secondo sarà Marco Bracchi mentre il direttore sportivo Marzio Merli rimane saldo nella sua carica. «Smentisco quanto scritto in questi giorni - dice il presidente onorario Stefano Gatti - sul nostro diesse, rimarrà con noi, argomento chiuso». Si tenterà di recuperare Pani, giocatore per cui il nuovo tecnico stravede, ritrova i due '93 De Matteo e Milani e punterà tutto sul 4-3-3 con l'inserimento di un paio di giovani '95 nel mercato invernale. Per il resto sarà da valutare Alessandro Cortesi che sta giocando enormemente al di sotto delle aspettative mentre una decisione è già stata presa per Marco Arena: «Il gesto che ha commesso domenica a Gozzano è imperdonabile - dice Marco Gatti -, lasciare la squadra in otto contro nove quando potevamo rimontare per uno screzio con un difensore. Su questo siamo inflessibili: Arena è fuori rosa e a dicembre verrà ceduto».

MERCATO - La priorità del momento quindi è valutare l'attuale rosa e capire come farla rendere al meglio (se un meglio c'è). «Alla società non ho detto né chiesto nulla - spiega Venturato - perché prima voglio valutare bene i giocatori. Molti di loro li conosco, Pani lo volevo l'anno scorso alla Pergolettese ma aveva già firmato con il Casale. Poi ci sono i giovani con cui ho già lavorato, Volpe e Marrazzo si conoscono di fama insomma c'è tutto per fare bene. Non è il caso di parlare di mercato ora, adesso è il momento di lavorare sodo». E ancora: «L'unica cosa che chiedo è lavorare con un po' di serenità perché di tempo per gli esperimenti non ne abbiamo, poi a dicembre faremo le valutazioni del caso».

DOGMA - Ed è altrettanto chiaro sul modulo che intenderà utilizzare, una linea di difesa a quattro che Viali aveva adottato ma che in realtà non gli piaceva. «La mia idea di base è una squadra con la difesa a quattro, tre centrocampisti e poi su questa base decideremo come costruire l'attacco». Il Piacenza non ha un trequartista dunque si va verso il tridente con Volpe, Marrazzo e uno tra Martino, Minasola e De Vecchis a seconda della necessità di schierare gli under. Domenica c'è l'Alzano Cene e occorre vincere - anche senza convincere fin da subito - perché altrimenti questo cambio di direzione farebbe sorgere dei dubbi già in partenza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Piacenza - Ecco Venturato. Gatti: «Serviva una scossa»

SportPiacenza è in caricamento