Piacenza - E' necessario ritrovare Cacia ma il 4-4-2 può dare la svolta tattica
L'attaccante domenica a Reggio è uscito furibondo scagliando una bottiglia d'acqua dentro alla panchina. Il nuovo modulo però risolve numerosi problemi: dai tre giovani in campo alla posizione di Sestu, dal ritorno di Della Latta in mediana alle due punte di ruolo in attacco
Ha colpito il gesto di stizza dell’attaccante biancorosso dopo la sostituzione durante il derby contro la Reggiana, una bottiglietta d’acqua - come si vede dalla foto, piuttosto eloquente - scagliata a tutta forza dentro la panchina. Daniele Cacia non sta rendendo e non risponde alle aspettative dei tifosi che sognavano un campionato diverso da parte sua quando è tornato a luglio.
Non attraversa quindi un momento positivo, il girone di andata sta per terminare e nel bottino si contano una sola rete (contro il Ravenna), due assist (Ravenna e Sambenedettese), un numero piuttosto alto di giocate sbagliate e una litigata furibonda con il presidente onorario Stefano Gatti da cui nascono molti malesseri del centravanti.
Tuttavia rimane la qualità del giocatore, quella è ancora evidente ma deve essere lui per primo a trasformare la rabbia in energia positiva. Il giocatore deve riconquistarsi la fiducia del pubblico - quella di Franzini non è mai mancata - e della dirigenza, davanti ci sono ancora tre occasioni contro Rimini, SudTirol e Arzignano.
Da questo punto di vista il 4-4-2 scoperto a Reggio Emilia può segnare la svolta: Paponi sta bene con una punta di ruolo al suo fianco - l’ha detto giusto martedì nell’intervista a sportpiacenza, leggi qui - perciò Cacia è la spalla ideale, almeno per quanto può fornire attualmente la rosa.