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Piacenza - A Fano per vincere. Franzini non parla, Cacia è ancora out. Matteassi: «Non possiamo sbagliare»

Il tecnico non rilascia dichiarazioni perché vige il silenzio stampa parziale imposto dal club, a inquadrare la partita è il direttore sportivo. «Ci aspetta una battaglia da non sottovalutare» Sestu rimane in dubbio, si ferma Cacia

Nuova Asx Tagliaferri-4Parola d’ordine: continuità. E’ quanto va cercando il Piacenza di questi tempi, dopo il successo ottenuto contro il Gubbio - e che mancava da quasi un mese - i biancorossi hanno davanti due appuntamenti da non sottovalutare, perché nessuna gara in Serie C regala qualcosa, ma in cui è necessario fare bottino pieno per rilanciarsi nella zona alta della classifica sperando in qualche risultato favorevole visti i numerosi scontri diretti in programma. Si parte con la trasferta a Fano domenica (ore 15), i marchigiani finora hanno vinto solamente due partite su 14 e sempre fuori casa, hanno di gran lunga la peggior difesa del girone e il secondo peggior attacco. Non che questi numeri siano di aiuto agli emiliani i quali lontano dal Garilli hanno centrato un solo successo e fanno oggettivamente fatica, tuttavia sono per inquadrare una gara da sfruttare al massimo per non ricadere nel vortice dell’ultimo mese.
La settimana è trascorsa nel silenzio più totale, rotto solo dall’intervista al direttore generale Marco Scianò lunedì scorso, per il resto è confermato il silenzio imposto a tutti i tesserati sebbene poi sia parziale perché i due autorizzati a parlare sono Scianò e il direttore sportivo Luca Matteassi. E’ un segno di come la situazione non sia delle più serene, le continue sollecitazioni dirette e indirette della famiglia Gatti che ufficiosamente si dice “stanca" e pronta addirittura "a mollare a fine stagione” non sono certamente un toccasana a questo punto del campionato, tuttavia lo stesso dg ha cercato di stemperare parlando di «impegni presi che saranno portati a termine dopodiché nessuno può dire, a oggi, cosa accadrà».
A questo fatto vanno aggiunte le frizioni tra Stefano Gatti e una parte della tifoseria - nate nella movimentata serata contro il Carpi - e quelle di una parte di pubblico contro il tecnico Franzini.
Insomma, nel sottobosco le acque sono agitate e al momento le uniche risposte positive per alleggerire il clima possono arrivare solamente dal campo. I tre punti non sono una medicina in grado di guarire tutti i mali ma alleviano molti sintomi.

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