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Coraggio Piacenza, è ora di reagire davvero. Franzini: «Dimostriamo di essere più forti»

I biancorossi stanno vivendo un momento difficile dopo la brutta batosta contro il Gavorrano. Il tecnico: «Dobbiamo fare una gran partita, vincere ci serve più per l'autostima che per la classifica». Pesenti out, ballano due moduli: 4-3-1-2 o ritorno al 3-5-2?

E’ un Piacenza che non ha alternative quello che domenica al Garilli (ore 16.30) affronterà il Pontedera: i biancorossi devono vincere, come dice il tecnico Franzini alla vigilia della gara, «più per l’autostima che per la classifica».
In effetti la graduatoria rimane estremamente malleabile, tra la 5a posizione della Carrarese e la 15a dell’Arezzo ci sono solamente 8 punti di differenza e 11 squadre, il Piacenza è lì all’ultimo posto buono per i playoff (decimo con 32 punti) ma gli emiliani dopo la batosta presa nell’ultimo turno contro il Gavorrano hanno bisogno di ritrovare certezze e spirito.
«Sono d’accordo che serve vincere per una questione di autostima - spiega Franzini - questi continui strappi, vincerne una e poi perdere l’altra, non fanno altro che minare la sicurezza della squadra e così facendo inneschi dei meccanismi da cui poi diventa difficile uscirne».
La squadra come sta? «I ragazzi si sono resi conto subito domenica scorsa della mancata prestazione contro il Gavorrano, questo è stato l’aspetto peggiore nella sconfitta. Ci è mancato tutto. Ora c’è poco da dire e spiegare, contro il Pontedera dobbiamo disputare una gran partita sotto tutti i profili, prima di tutto quello agonistico e della voglia. In settimana ho insistito più che altro su noi stessi, certo il Pontedera sta vivendo un ottimo momento, ha battuto Livorno e Padova in Coppa e sono molto organizzati, tuttavia noi abbiamo la necessità di dimostrare che siamo più forti di loro».

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