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Coppa Italia - Al Piacenza servono i rigori per superare la Viterbese (4-3). Biancorossi domenica a Trapani

La squadra di Franzini sfiora più volte il vantaggio nei tempi regolamentari con Cacia, Sestu (palo) e Sylla che sbaglia un penalty al 90'. Alla lotteria dei rigori decisivo Del Favero che ne para due. L'11 agosto secondo turno in Sicilia

DIFESA INEDITA
Franzini tra indisponibili (Pergreffi squalificato ed El Kaouakibi infortunato) e giocatori che è meglio non rischiare in questo momento della stagione sceglie una formazione altamente rimaneggiata con Giandonato in difesa, a centrocampo l’inedito trio Bolis, Corradi, Marotta, davanti Cattaneo trequartista dietro alla coppia Cacia-Sestu. L’ultimo arrivato Paponi va in panchina. La Viterbese - completamente rivoluzionata - si presenta con ben sette giovani in campo tra cui Marianelli e Covarelli, entrambi 2001, il tecnico Calabro non è in panchina causa gravi problemi famigliari, al suo posto c’è il vice Villa. Il gran caldo suggerisce ritmi ma il Piacenza parte piuttosto forte pressando alto dalla parte di Zappella: prima nitida palla gol per Cacia (6’) il capitano spara addosso a Pini. L’intensità dura una ventina di minuti poi il Piacenza rallenta e la Viterbese trova qualche manovra in più e si rende pericolosa con Molinaro: Del Favero e devia. Nel finale di tempo Sestu in rovesciata spara alto su torre di Cacia.

SYLLA-NO
La ripresa si apre con la bordata rasoterra di Sestu che si stampa contro il palo, per il resto il primo quarto d’ora scivola via senza altri sussulti. La Viterbese è poca cosa davanti, arrivano un paio di conclusioni velenose più per concessione dell’inedita difesa biancorossa che per meriti propri, allo stesso tempo il Piacenza esaurisce la benzina soprattutto davanti e al 62’ Franzini manda in campo Paponi per Cacia e poi Sylla per Corradi, Sestu va dietro alle due punte e Cattaneo scala a centrocampo. Le due note positive - per quel poco che si vede - sono Zappella e Nannini che cercano di accendere la manovra ingolfate sulle vie centrale; la Viterbese ha l’occasione per sbloccare il match a 5’ dalla fine, Messina da buonissima posizione in area spara altissimo. E ancora Vandeputte da pochi metri si fa ipnotizzare da Del Favero che salva allo scadere. Quando si profilano i supplementari una giocata caparbia di Sylla (ruba palla sul fondo ed entra in area) porta al penalty: dal dischetto va proprio Sylla, Pini intuisce e devia.

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