Cisini sul "caso-Garilli": «Pronti ad ascoltare tutti. Un nuovo stadio? Senza investimenti privati è impensabile»

Attualmente il Garilli è in concessione al Piacenza calcio che paga una quota simbolica di 100 euro ma si accolla spese di gestione per un totale di circa 300mila euro. E proprio in questa cifra sta il nodo della vicenda. «Ho ricevuto la lettera dei presidenti biancorossi e ci incontreremo a breve, loro conoscono molto bene la nostra situazione così come noi ci rendiamo conto dei grandi sforzi che stanno compiendo per il Piacenza calcio, per questo abbiamo previsto recentemente una rinegoziazione e un investimento sulla struttura di via Millo».

E proprio i campi che si trovano a due passi dal Corpus Domini potrebbero essere la chiave di volta di tutto il discorso. «Il Garilli - prosegue Cisini - ha costi elevati e se si utilizza per un anno intero il prezzo aumenta. Per questo stiamo intavolando un discorso relativo a un impiego più ampio della struttura di via Millo, che potrebbe ridurre l’impatto economico del Garilli. Comprendiamo anche come una prima squadra in Lega Pro abbia la necessità di allenarsi nell’impianto di gioco, ma trovare una soluzione intermedia potrebbe ridurre di parecchio i costi di gestione».

Di questo probabilmente si parlerà nell’incontro in programma a breve fra i fratelli Gatti e l’assessore Cisini, fermo restando che nelle prossime settimane sarà pronto il bando per la nuova gestione del Garilli. «La legge lo prevede e non possiamo percorrere altre strade. Cosa succederebbe se la gestione fosse affidata a una società esterna? Il Piacenza calcio dovrebbe affittare l’impianto per allenamenti e partite, ma alla cifra attuale non so se sia economicamente conveniente. Una cosa deve essere chiara: se esistono altre possibilità rispetto a quelle attualmente sul tavolo siamo disponibili ad ascoltare tutti e a valutare qualunque proposta».