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Pro Piacenza - Fulvio Pea: «Gran prova dei senatori». Le pagelle

Il tecnico dei rossoneri: «Abbiamo ottenuto risposte che ci fanno capire la consapevolezza nei nostri mezzi». Furiosi in casa Renate, mister Foschi: «Bisognerebbe capire perché la partita si è disputata. Nessuno voleva giocarla: né noi, né i nostri avversari». Pagelle: voti alti per tutti

Dieci punti nelle ultime quattro partite. Tre vittorie consecutive e cinque risultati utili: un ruolino di marcia di assoluto rilievo per il Pro. «Possiamo arrivare a Pontedera»: mister Pea scherza pensando al futuro dei rossoneri che stanno macinando punti e concretezza.
«Abbiamo allontanato la parte dietro della classifica. La cosa positiva è che siamo sempre abili a rispondere all’avversari – spiega Pea – Spezzerei una lancia per i “vecchi” Calandra, Bini e Aspas che secondo me hanno giocato una partita sopra le righe. Molto bene anche Rossini e Girasole che hanno interpretato al meglio una partita non facile».
Il mercato invernale sembra aver donato un nuovo volto alla squadra. «Abbiamo ottenuto risposte che ci fanno capire la consapevolezza nei nostri mezzi. E’ stata un’altra buona prova: questa squadra sta raccogliendo qualche soddisfazione con l’obiettivo della salvezza diretta. I pericoli sono sempre dietro l’angolo: se c’è entusiasmo e serenità però le prestazioni saranno positive. E da prestazioni positive non possono che arrivare risultati».

«NON ANDAVA GIOCATA» - E’ un fiume in piena l’allenatore del Renate. Mister Foschi punta il dito contro l’arbitro, reo di aver dato il via ad una partita «che non andava giocata». «Bisognerebbe capire perché la partita si è disputata. Nessuno voleva giocarla: né noi, né i nostri avversari. I ragazzi non riuscivano a portare palla: l’unico che ha voluto giocare è stato l’arbitro». Foschi fatica a trattenere rabbia e disappunto «Non ho nulla da dire contro l’avversario: intaschiamo la sconfitta. Faccio i complimenti al Pro che ci ha battuto e ai miei ragazzi che hanno dato tutto. Ma una partita del genere ha avuto qualcosa da offrire ai più giovani e a chi ha pagato il biglietto?»

«UNA VERA BATTAGLIA» - A tornare sulla decisione del direttore di gara è anche il match winner, Massimiliano Pesenti. «In campo eravamo piuttosto allibiti sul fatto che l’arbitro volesse fare giocare la partita. Il campo secondo me era impraticabile. Abbiamo lottato in una vera e propria battaglia». Pesenti passa però subito ad analizzare l’ottimo momento della squadra. «Ci siamo guardati in faccia e chiesti: vogliamo arrivare o no al nostro obiettivo? C’è stata un’evoluzione soprattutto a livello mentale ma anche i nuovi innesti ci danno qualcosa in più. Il nuovo modulo poi ci ha dato più garanzie: anche per me è più facile creare qualche occasione in più». Il pensiero al futuro ricalca in gran parte quello di mister Pea. «Non ci poniamo obiettivi, dobbiamo continuare a dare il massimo – chiude Pesenti – Dedico il mio decimo gol alla mia ragazza, alla mia famiglia, a mister e presidente. Da tanto non arrivavo alla doppia cifra: è una bella iniezione di fiducia».

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