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Martedì, 23 Aprile 2024
Dilettanti

Braiati: «Prepariamoci a una stagione di transizione: gironi numericamente ridotti e viaggi più corti»

Il presidente regionale della Figc sulla mancata sospensione ufficiale dei tornei locali: «Decisione che spetta a Roma». Il vicepresidente Sanguanini: «Bloccare le annate per i giovani? Un'ipotesi che avrebbe vantaggi, possiamo discuterne»

All’ordine del giorno in questo periodo c’è anche la mancata decisione sulla chiusura dei campionati dilettantistici. Scelta che spetta a Roma e riguarderà l'intero territorio nazionale. E’ incomprensibile infatti come a oggi sia arrivato lo stop della Figc a tutti i tornei giovanili nazionali ma non quello della Lega Nazionale Dilettanti per i campionati locali, Primi calci compresi. «Siamo in attesa di comunicazioni ufficiali – spiega Braiati – e non appena arriveranno inizieremo a discutere di come potremo intervenire per programmare il futuro».

Dei prossimi mesi inizia a parlare Dorindo Sanguanini, vicepresidente vicario della Figc regionale. «Sarà fondamentale venire incontro alle società, magari trovando sponsor a livello centrale che possano servire per ridurre i costi a livello locale. Tornare in campo in questa stagione? Non tocca a noi decidere, ma se non si è ancora trovata una soluzione per la Serie A…».

Con il responsabile delle Rappresentative e dell’attività agonistica diventa inevitabile parlare dei programmi di tutte le selezioni, con il Trofeo delle Province, il Trofeo delle Regioni e l’Under 15 femminile bloccati senza poter disputare la fase finale. «Terminare il percorso in settembre? Non è un’idea che mi entusiasma. Innanzitutto per i costi, che sono elevati, quindi perché se sarà possibile ripartire con l’attività, e il via libera deve arrivare dai medici, quello è il mese degli allenamenti e dell’inizio dei campionati, fermarli per organizzare i tornei delle Rappresentative non mi piace molto come idea. Si potrebbe discutere invece di programmare nella primavera del 2021 una doppia manifestazione sia per le categorie interessate in questa stagione sia per quelle della prossima. E' prematuro parlarne adesso, ma è un'ipotesi che valuteremo». Non è da escludere nemmeno una cancellazione definitiva. «Era già successo - ricorda Braiati - con il terremoto in Abruzzo»  

Ma potrebbe esserci un’altra opzione, già messa in atto da altre federazioni come ad esempio la pallavolo: bloccare totalmente le categorie e ripartire a settembre 2020 (o quando sarà possibile) come se fosse ancora settembre 2019. «Questa soluzione avrebbe un doppio vantaggio – spiega Sanguanini - non perdere le annate che non hanno terminato la stagione e far risparmiare le società, pronte a ripartire con gli stessi gruppi».

L’ipotesi di aprire una discussione sulla modifica delle età giovanili trova concorde anche il presidente Braiati. «E’ un’idea sul tavolo da qualche tempo, perché specialmente alcune categorie fanno fatica. Forse è il momento giusto per arrivare alla conclusione, lo valuteremo insieme agli altri dirigenti».

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