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Caso "Folgore Rubiera-Carpaneto", Rossetti: «Rispettate le regole»

Dopo il pronunciamento definitivo del Coni – che ha confermato lo 0-3 a tavolino a favore della società piacentina -  il presidente biancazzurro fa il punto della situazione in merito (“Contenti che la giustizia sportiva abbia fatto il suo corso facendo rispettare tutte le regole”) e ringrazia l’avvocato Francesco Macrì

In seguito al pronunciamento definitivo del Coni (arrivato nella giornata di mercoledì), che chiude di fatto il caso-Folgore Rubiera – confermando lo 0-3 a tavolino a favore della Vigor in merito alla prima giornata di campionato, conclusasi 1-1 sul campo - il presidente della Vigor Carpaneto 1922 Giuseppe Rossetti esprime a bocce ferme la posizione della società biancazzurra firmando il seguente comunicato.

“L’Usd Vigor Carpaneto, a conclusione del lungo e complesso giudizio disciplinare che ha convalidato la vittoria per 0-3 nei confronti di ASD Folgore Rubiera, manifesta la propria soddisfazione per la conferma da parte del Collegio di Garanzia del Coni della bontà e fondatezza del reclamo a suo tempo presentato al Giudice sportivo territoriale. La società vuole sottolineare innanzitutto come, a prescindere dalle dibattute fasi processuali, la competizione sportiva durante il campionato si sia svolta correttamente, dimostrandosi avvincente per i tifosi, i giocatori ed i dirigenti. Tuttavia, anche davanti agli organi di giustizia sportiva, l'operato della Vigor Carpaneto è stato improntato, dall'inizio alla fine del processo, al rispetto delle norme federali scritte e da tutti conosciute. È fatto non contestabile che, indipendentemente dall'opportunità di introdurre l'utilizzo del sistema di comunicazione telematiche anche per le società dilettanti, la FIGC avesse diramato per tempo il comunicato ufficiale numero 1 nel luglio 2016 che informava tutte le società in ordine alle modalità di comunicazione dei provvedimenti disciplinari. Tale modalità, un'esecuzione dell'articolo 13 del NOIF (Norme organizzative interne federali), era solo e soltanto l'affissione presso le sedi delle delegazioni provinciali e così è accaduto anche per la squalifica del calciatore Simone Blotta (Folgore Rubiera). Come è emerso in tutto il giudizio, il calciatore certamente conosceva la sanzione ricevuta, non avendola peraltro mai impugnata, e altrettanto, pare certo, ne era a conoscenza la stessa Folgore Rubiera per averlo espresso nelle sue prime dichiarazioni a mezzo stampa. Vigor Carpaneto rispetta la posizione processuale della società reggiana, valida avversaria in campo, ma occorre ribadire a tutte le parti coinvolte e non che le regole del gioco (e del giudizio) erano note a tutti i partecipanti fin dall'inizio della stagione sportiva ed esse sole potevano e dovevano applicarsi. Ogni diversa interpretazione non può trovare accoglimento”.

“Desidero – commenta a margine il presidente Giuseppe Rossetti – ringraziare personalmente e a nome della società l’avvocato Francesco Macrì, nostro legale di fiducia che ci ha assistito durante il lungo e complesso iter giudiziale, presenziando più volte a Roma in occasione dei pronunciamenti.  Inoltre, siamo contenti che la giustizia sportiva abbia fatto il suo corso facendo rispettare tutte le regole alle quali ogni società calcistica deve attenersi”.

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