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Hubner: «Il ricordo di Piacenza è ancora strepitoso». VIDEO

Il popolare ex bomber biancorosso al PalaBanca come testimonial all'Associazione William Bottigelli. «Le stagioni che ho trascorso qui sono ben vive dentro di me»

Le tribune del PalaBanca sono ancora semivuote, manca quasi un’ora all’inizio della partita fra Wixo Lpr e Latina, ma Dario Hubner non fa in tempo a sedersi che viene travolto dall’affetto dei tifosi. In teoria non giocherebbe nemmeno in casa («E’ una delle prime gare di pallavolo che vedo dal vivo - spiega - anche se a volte mi capita di seguire il volley in televisione») ma lui è uno di quei giocatori che vanno oltre lo sport praticato. Per fare un selfie con il Tatanka o Il Bisonte, i suoi soprannomi più conosciuti, in tanti si sono messi pazientemente in fila. Lui ha un sorriso per tutti e una grande disponibilità, caratteristica che ha mantenuto da quando era un giocatore affermato. A Piacenza visse (e fece vivere) stagioni indimenticabili: i 24 gol segnati in Serie A nel 2001-2002 gli valsero il primato di capocannoniere insieme a Trezeguet, i 14 dell’anno successivo purtroppo non furono sufficienti per evitare la retrocessione, ma Dario resta l’attaccante biancorosso più prolifico di sempre nella massima serie.

Domenica ha assistito alla partita fra Wixo Lpr e Latina, giornata dedicata all’Associazione Bottigelli che ha donato parte dell’incasso al Dipartimento di salute mentale dell’ospedale di Piacenza.

«Quando mi chiama Jimmy Bottigelli - spiega Hubner - per me è un onore. E poi è un piacere venire a Piacenza dove ho ancora tanti amici; sono curioso di vedere una partita di pallavolo, sport che dal vivo seguo molto poco».

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