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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio giovanile

"Lo sport serve a formare degli uomini": tutto esaurito al Coni per l'incontro organizzato dal Centro Federale Territoriale

Genitori, ragazzi e ragazze in platea per ascoltare il parere di docenti universitari, tecnici, arbitri e psicologi su "Etica e fair play"

Non c’è solo il calcio nel programma del Centro Federale Territoriale. O almeno non solo lo sport inteso come corse, tiri, passaggi e allenamento sul campo. Si vuole andare oltre, formare ragazzi che siano bravi quando indossano pantaloncini e maglietta ma possano diventare degli adulti capaci e consapevoli. Per questo oltre alle sedute sul campo (gli oltre 75 calciatori selezionati non si riposeranno nemmeno a Natale e saranno impegnati anche il 27 e il 28 dicembre) gli organizzatori hanno previsto una serie di incontri formativi in aula. Nel Salone del Coni si è parlato di “Etica & Fair play: l’alleanza educativa per uno sport che aiuta il giovane atleta a crescere dentro e fuori dal campo”. I responsabili, guidati da Federico Marzolini per la parte tecnica e Dario Massimini per quella organizzativa, sono stati bravi a far capire l’importanza di questi incontri lontani dal campo. La testimonianza si è avuta in un Salone esaurito, con genitori e calciatori pronti ad ascoltare quanto riportato da tecnici, arbitri e docenti universitari. Relatori della serata sono stati Stefano Pozzoli, docente di psicologia all’Università di Pavia, Andrea Di Cintio, tecnico del settore giovanile dell’Atalanta, Domenico Gresia e Gianluca Bariola, rispettivamente presidente dell’Associazione arbitri e direttore di gara piacentino e lo psicologo Michele Bisagni.

«Siamo dei professionisti della formazione» hanno spiegato Gresia e Bariola, ricordando il progetto Calcio Amico, una sorta di codice etico sottoscritto da alcune società. Di Cintio invece ha parlato sia della sua esperienza di ex calciatore (ha vestito anche la maglia del Piacenza) sia di quella attuale di allenatore di uno dei settori giovanili più importanti d'Italia. «Il Fair play è un modo di essere che va insegnato. E tocca agli adulti, e in special modo ai genitori, utilizzare il calcio per formare uomini responsabili». Perché lo sport, come ha spiegato Pozzoli, «va oltre il risultato, serve a divertirsi e a stare bene insieme. Tocca agli allenatori per farlo capire ai giovani». Concetto sottoscritto da Faderico Marzolini, responsabile del Cft di Piacenza: «Vogliamo far allenare i ragazzi in un ambiente sereno e puntiamo principalmente a far emergere il talento che è in ognuno di loro».

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