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Martedì, 16 Aprile 2024
Calcio Femminile

Con la Imprezzabile titolare l'Italia Under 19 si qualifica alla fase finale degli Europei

Dopo il netto successo sulle padrone di casa della Bulgaria le azzurre si ripetono superando 4-0 anche la Romania. Domenica ultima gara del girone con il Portogallo

Con la piacentine Francesca Imprezzabile schierata titolare, bastano 180 minuti all’Italia Under 19 femminile per conquistare la qualificazione alla Fase elite del Campionato Europeo. Dopo il netto successo all’esordio con le padrone di casa della Bulgaria, ad Albena le azzurrine battono 4-0 anche la Romania e accedono alla seconda fase dell’Europeo con un turno di anticipo. E così il match di domenica (ore 14) con il Portogallo servirà solo a stabilire chi vincerà il girone, con l’Italia che avrà a disposizione due risultati su tre: «Ma non giocheremo per il pareggio – avverte il tecnico Enrico Sbardella – anche perché voglio fare bottino pieno. Mi sono complimentato con le ragazze per la prestazione, ma negli spogliatoi ho anche detto che una squadra come la nostra, che ambisce ad arrivare per il terzo anno consecutivo alla Fase finale, deve chiudere il girone al primo posto».

Senza Elisa Polli, ferma ai box a causa dell’infortunio accusato con la Bulgaria, nel primo tempo l’Italia non riesce a scardinare il muro eretto dalla Romania e rischia anche di andare sotto, con Camilla Forcinella che salva la porta azzurra. Sbardella si gioca così la carta Melissa Bellucci, che ancora una volta entra in campo a partita in corso e conferma il suo feeling con il gol: dopo la doppietta messa a segno lunedì, la centrocampista della Juventus si prende la scena realizzando altre due reti e fornendo l’assist per il 2-0 di Giada Greggi.

È lei a sbloccare il risultato al 60’ sull’angolo calciato da Sofia Colombo e a servire dieci minuti più tardi a Greggi il pallone del raddoppio. All’80’ Chiara Ripamonti firma il 3-0 e all’85’ Bellucci cala il poker raccogliendo il cross dalla sinistra di Greta Maretti, all’esordio con l’Under 19: «Melissa può spaccare le partite con le sue giocate illuminanti - sottolinea Sbardella - sta esprimendo tutte le sue qualità e quando entra fa la differenza. Mi ricorda molto Manuela Giugliano, può crescere ancora molto e il 4-2-3-1 le permette di muoversi da vero numero 10». Partita dopo partita la squadra sta trovando la propria identità: «Ci sono molte ragazze nuove e siamo ancora un cantiere aperto. Ma la nostra è una squadra duttile, in grado di cambiare faccia rapidamente. Tatticamente stiamo studiando il sistema migliore per esprimerci e il 4-2-3-1 è un modulo che si adatta bene alle caratteristiche delle ragazze».

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