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Salieri: «Voglio una Assigeco da battaglia». Curioni: «Ripresentarci in A2 è un segno di amore per il territorio»

Presentato il nuovo tecnico che succede a Martelossi. «Il mercato? Per ora individuiamo gli Under, poi cercheremo una guardia e un'ala americani»

Di fronte a una platea numerosa, anche se rigorosamente distanziata, è toccato a Stefano Salieri presentare le sue prospettive. «Lo sport deve essere una base per la ripartenza; arrivo in una società strutturata e organizzata con un centro sportivo di livello assoluto». Nel quale, come spiega Curioni, l’obiettivo è tornare a ospitare qualche giovane di spessore. «La mia squadra – sono ancora le parole del nuovo tecnico – deve avere un’identità, entusiasmo e voglia di sacrificarsi. Voglio una formazione da battaglia, che in campo si faccia rispettare, ragazzi giovani che abbiano voglia di affermarsi e di lavorare nella massima umiltà. Punto su giocatori generosi, un gruppo forte in difesa e in grado di imporre il proprio gioco».

Dopo gli interventi del vice allenatore Lorenzo Dalmonte e del presidente regionale Antonio Galli, che si è augurato dopo l’estate «una vera ripartenza, non quella attuale con le mascherine, perché questo non è basket», sono intervenuti anche il vicepresidente Luigi Stecconi («Ora stiamo lavorando sul mercato, cercando ai accontentare le richieste del coach compatibilmente con il budget a disposizione») e Giuseppe Grecchi, cofondatore dell’Assigeco.

Chiusura di nuovo per Salieri, che ha parlato della squadra ancora in divenire rispondendo a una domanda dell'Assigeco Piacenza Nation, il gruppo di tifosi più caldi. «Innanzitutto vogliamo individuare il prima possibile gli Under, ragazzi di qualità che abbiano tanta voglia di crescere, poi ci concentreremo sugli stranieri. Che tipo di americani cerchiamo? Una guardia che abbia nelle mani punti importanti, in grado di giocare il pick and roll, e un’ala grande, anche se in base al mercato potremmo concentrarci pure su un centro».

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