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Il ritorno di Bossi: «Il calvario è finito, sono pronto a ripartire con l'Assigeco». VIDEO

Il play, infortunato dopo 18 secondi della prima amichevole stagionale, torna a disposizione di Ceccarelli. «E' stato un periodo difficile, devo dire grazie alla società e al preparatore Raimondi»

Stefano Bossi è pronto. E’ lui il nuovo acquisto dell’Assigeco per lo sprint finale della stagione: torna a disposizione il giocatore che nelle intenzioni estive doveva essere il play titolare della squadra, fermato dopo 18 secondi della prima amichevole a causa della rottura del legamento del ginocchio che ha costretto il giocatore a un lungo stop. Adesso, dopo l’operazione, la fisioterapia e soprattutto tante partite seguite soffrendo da bordo campo («è durissima guardare i propri compagni giocare»), torna agli ordini di Gabriele Ceccarelli per dare una mano all’Assigeco nel momento clou dell'annata.

«Dopo cinque mesi di calvario – spiega Bossi – sono pronto. Non so quando tornerò fra i convocati e probabilmente prima di scendere in campo rimarrò per qualche occasione in panchina. Ma ormai la lunga attesa è terminata, sono felicissimo e devo dire grazie alla società per tutto quello che ha fatto per me. E’ stato un periodo molto difficile ma adesso sono pronto a ricominciare».

Se ti guardi indietro ci sono stati mesi particolarmente complicati. Come li hai vissuti a livello personale?

«Non sono il primo e non sarò l’ultimo a infortunarmi, ma la dinamica e il momento in cui è successo, dopo 18 secondi della prima amichevole, ha rappresentato un trauma anche psicologico. Però ho avuto la fortuna di trovare una società che mi è stata molto vicina, il preparatore Mattia Raimondi è stato con me giorno e notte. Adesso cerco di dimenticare il passato puntando solo a fare bene quando tornerò in campo».

Da fuori come hai visto questa Assigeco?

«Come una squadra a due facce: in casa non siamo riusciti a prendere tutti i punti che ci meritavamo, ma siamo stati capaci allo stesso tempo di gare con exploit pazzeschi come a Verona e Treviso in trasferta. Una formazione in grado di vincere contro chiunque ma anche di venire sconfitta da ogni avversario, come abbiamo dimostrato con Roseto, che comunque è un gruppo di buon livello. Siamo stati bipolari, adesso ci sono dieci gare fondamentali per chiudere la stagione nel migliore dei modi».

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