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Beccari non ci sta: «L'atteggiamento non mi piace, questa Bakery non può accontentarsi»

Il presidente chiede la svolta a giocatori e staff: «Il gruppo e il budget sono da posizioni di medio-alta classifica. Perdere bene a me non interessa, dobbiamo fare di più»

Non alza mai la voce Marco Beccari. Il tono è tranquillo ma deciso, perché lui nella sua Bakery ci crede eccome e non si accontenta di quanto la squadra ha fatto fino ad ora. «Puntiamo ai play off» aveva detto in estate. Poi è arrivato lo sforzo ulteriore di Voskuil ad impreziosire un quintetto sicuramente di buon livello. Adesso ha visto qualcosa che non funziona e di certo lui non è uno che si accontenta di vivacchiare: anche se si parla di Serie A2 le ambizioni sono alte, così come importanti sono gli sforzi economici effettuati per dare vita a una squadra che attualmente occupa il decimo posto in classifica frutto di sei punti in otto giornate.

«Non posso più aspettare - spiega il numero uno biancorosso - adesso mi attendo una svolta, voglio vedere un atteggiamento diverso sia da parte della squadra sia da parte dello staff. In alcune partite abbiamo dimostrato quanto già si sapeva, cioè che siamo una formazione competitiva in grado di giocarcela con tutti, il budget è da squadra di alta classifica, da prime otto se non addirittura da migliori sei. Ora devono arrivare anche i risultati sul campo».

Analizza la rosa al completo Beccari e non trova grosse lacune. «Anche i nostri under sono in grado di scendere in campo in qualsiasi momento e se escludiamo Bologna, Treviso, Verona e forse Udine che utilizzano 8-9 senior, tutte le altre squadre sono sulla nostra stessa lunghezza d’onda, con 7 giocatori esperti e 3 giovani. Tutti questi motivi che ho citato ci devono portare a un campionato di medio-alta classifica, o almeno a un atteggiamento da gruppo di quel livello».

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