Anche il basket verso la chiusura totale
Stranieri tornati in patria e situazione sanitaria attuale stanno portando a una decisione drastica, che seguirebbe quella del rugby
I campionati di basket vanno verso la chiusura totale. Dopo lo stop definitivo imposto alle giovanili e a tutte le categorie fino alla Serie C compresa, ora pare certo che cali il sipario anche sulla Serie A e, di conseguenza, anche sulla Serie B. Nella massima categoria gli stranieri sono rientrati quasi tutti in patria e le condizioni sanitarie attuali non permettono di pensare positivo per una ripresa a breve termine, richiesta per terminare in modo più o meno regolare la stagione. Ovviamente se si dovesse annullare la A1 (si parla anche di scudetto non assegnato) la stessa sorte interesserebbe pure la Serie A2. I club, stando a quanto riporta questa mattina La Gazzetta dello sport, hanno chiesto alla federazione tre condizioni per far ripartire i tornei: ripresa degli allenamenti, viaggi senza limiti e palasport aperti al pubblico. Se sulle prime due condizioni si potrebbe anche discutere, cercando di capire cosa deciderà il governo nelle prossime settimane, sembra praticamente irrealizzabile una ripartenza a porte aperte vista la situazione sanitaria attuale. Così è molto probabile che anche la pallacanestro segua a breve la sorte del rugby, che da ieri ha deciso di annullare la stagione, senza assegnare il tricolore e congelando promozioni e retrocessioni. Una scelta che ha sorpreso anche Giovanni Malagò, presidente del Coni: «Non condivido i tempi – sono state le parole del numero uno dello sport italiano – avrei atteso almeno aprile». Difficile comunque che nei prossimi giorni la situazione migliori in modo così rapido da consentire la ripresa, dunque anche il basket presto si assocerà e cancellerà l’intera stagione.