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Basket B - Giudici: «Il Bakery ora è più forte»

Dopo la prima gioia esterna è tempo in casa Bakery di celebrare la seconda, convincente vittoria consecutiva, questa volta ai danni di quella Spilimbergo che ora si trova a 4 punti alle spalle dei piacentini. Uno dei protagonisti è stato...

Dopo la prima gioia esterna è tempo in casa Bakery di celebrare la seconda, convincente vittoria consecutiva, questa volta ai danni di quella Spilimbergo che ora si trova a 4 punti alle spalle dei piacentini. Uno dei protagonisti è stato indubbiamente il capitano Davide Giudici, con cui abbiamo analizzato la scorsa partita e la situazione della squadra.

Per te un'altra grande partita dopo quella di Riva, portando un grande equilibrio all'attacco: un bel modo di giocare la tua prima stagione di DNB.
"Grazie, sono contento di essermi ritagliato anche quest'anno uno spazio importante nel mio ruolo naturale: devo ammettere che giocare da playmaker di fianco a giocatori del calibro di Giosuè e Mauro è un bel vantaggio, soprattutto in attacco. In difesa invece pensavo di pagare molto il salto di categoria dal punto di vista fisico ma per fortuna mi sto accorgendo che non è così. Credo che le motivazioni a questi livelli siano determinanti, ho ancora tanta "fame" e nonostante la non più giovane età ho sempre più voglia di togliermi soddisfazioni con questa maglia. Dopo un inizio difficile in cui sono stato utilizzato spesso da guardia per esigenze di rotazione, coach Coppeta ha deciso di provare a schierarmi da play e fortunatamente sembra che questo nuovo assetto dia i suoi frutti. Ci tengo a ringraziare Mario Boni che mi ha sempre supportato e motivato, anche nei momenti più bui: sentire la fiducia di una leggenda del basket è uno stimolo incredibile."

Sabato ampia vittoria, quello che serviva per sistemare gli scontri diretti e allontanare l'ultimo posto. Ora qual è il prossimo obiettivo?
"È vero, con Spilimbergo abbiamo vinto di 28 punti ribaltando la differenza canestri negli scontri di diretti, una vittoria importantissima che vogliamo dedicare a Gilberto "Gil" Daturi, il nostro compagno di avventura più navigato che purtroppo è alle prese con qualche malanno fisico, allo stesso modo è andata con Riva del Garda, quindi ora ci siamo messi alle spalle due formazioni staccandole abbastanza nettamente e tirandoci dunque fuori dalla palude siamo stati impantanati per troppo tempo. L'obiettivo primario resta il mantenimento della categoria, come richiesto dal presidente ad inizio stagione, ma sarei un ipocrita se non riconoscessi che la squadra ora ha valori diversi, con il recupero di Alessandro Garofalo e l'arrivo di un "top player" come Bonaiuti abbiamo l'obbligo di vincere più partite possibile, anche per riscattare un inizio stagione che ha lasciato tanto amaro in bocca. Alla trentesima giornata faremo i conti, l'ultimo treno per i playoff è a 6 punti di distanza, con 13 partite da giocare e la possibilità di ribaltare con tutti gli avversari la differenza canestri la missione è difficile ma non impossibile, basta crederci."

Quando vi siete accorti di essere diventati squadra?
"Lo spirito di squadra nasce sempre dalla difesa, quando si dimostra ai compagni la volontà di fare fatica per uno scopo comune. È stato il nuovo approccio difensivo alle partite a farci fare il salto di qualità, mettendo pressione a tutto campo fin dal primo minuto. La vittoria conquistata ai danni di Lecco è stata importantissima perchè ci ha sbloccato, ma credo che il match vinto nettamente contro Varese sia stato il vero spartiacque della stagione: in quell'occasione abbiamo capito davvero le nostre potenzialità."

Ora dove potete crescere?
"Durante la settimana stiamo lavorando benissimo, cercando di limare le imperfezioni e rendere più fluido il gioco offensivo. In partita credo sia necessario, prima o poi, portare a casa una vittoria di misura, dopo tante sconfitte al fotofinish e cinque vittorie nette serve acquisire la consapevolezza di poter vincere anche i match "tirati"."

Domenica trasferta a Tortona, sulla carta partita difficile contro i secondi in classifica. Quale la chiave per ribaltare il pronostico e provare a vincere la terza in fila?
"Tortona è forte e solida, guidata da un playmaker di altissimo livello come Quaroni, ma sia nelle amichevoli disputate in estate che nella gara di andata li abbiamo messi in difficoltà grazie all'intensità e alla fisicità. Credo che le chiavi del match siano proprio queste: a Tortona non si vince con il fioretto ma con la spada, se giochiamo duro possiamo batterli."

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