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Basket B - Bakery: sabato sera c'è l'Urania Milano

"Per la prima volta da quando è iniziata la serie positiva non siamo riusciti a fare ciò che ci era riuscito meglio finora, ovvero condizionare gli avversari non permettendo loro di giocare la pallacanestro a cui sono abituati", sono le parole del...

"Per la prima volta da quando è iniziata la serie positiva non siamo riusciti a fare ciò che ci era riuscito meglio finora, ovvero condizionare gli avversari non permettendo loro di giocare la pallacanestro a cui sono abituati", sono le parole del vice allenatore, Simone Zamboni alla vigilia della partita contro l'Urania Milano, in programma sabato sera (palla a due alle 21) al PalAnguissola. "A livello difensivo siamo sempre stati in grado di spezzare i giochi che avevamo studiato a video nella preparazione delle partite, mentre offensivamente abbiamo sempre trovato un nostro giocatore in grado di risolvere la partita. Sabato non è successo nulla di tutto questo, non riuscendo a dare alla partita la direzione che avevamo studiato in settimana. Per questo, nonostante il buon primo tempo, alla fine il risultato non ci è stato favorevole."
 
Questa sconfitta cambia qualcosa negli obiettivi della squadra?
"Con la serie di quattro vittorie ci eravamo prefissati la continuità come obiettivo principale, allo stesso tempo continuando nel processo di inserimento di Bonaiuti e Alessandro Garofalo, che sono con noi già da qualche mese ma non ci sono dall'inizio della stagione. Gli obiettivi restano invariati, dobbiamo continuare a lavorare duro in settimana coscienti del fatto che siamo u na buona squadra ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare per limare alcuni difetti a livello di approccio alle partite."
 
Sabato sfiderete in casa Milano: che squadra ti aspetti di vedere?
"Loro sono una squadra imprevedibile. Insieme a Claudio ho visionato le loro ultime due partite, ed abbiamo notato due approcci completamente differenti ai due incontri, una volta in difficoltà soprattutto a livello difensivo, mentre nell'altra abbiamo visto una squadra molto diversa, anche da quella che abbiamo incontrato all'andata. Sicuramente questi cambiamenti, che si vedono ancora a sprazzi, sono dettati dal recente cambio di allenatore. Come dicevo è una squadra imprevedibile, capace di giocare in velocità, ha grandi doti offensive pur concedendo qualcosa a livello difensivo."
 
Ci hai già accennato delle analisi delle partite fatte assieme a Claudio Coppeta, ma qual è il tuo rapporto di collaborazione con lui?
"Fin da subito si è instaurato un ottimo rapporto, anche grazie al fatto che abbiamo due visioni della pallacanestro molto simili. Il nostro rapporto è quotidiano, appena possiamo ci scambiamo opinioni e cerchiamo di completare le nostre visioni. Io mi occupo del video ed in parte dello scouting, però mi lascia grande spazio, nel senso che io ho la libertà di preparare la partita con la mia visione, che gli presento al lunedì e della quale parliamo per decidere insieme il da farsi. Per me è molto stimolante, perché non ho davanti una persona che mi dà la sua direttiva, ma mi lascia molte libertà. Sono molto contento sia del rapporto umano che di quello lavorativo che si sta instaurando tra di noi."
 
Dove vedi il Simone Zamboni allenatore fra 5 anni?
"Mi sto accorgendo che mi piace molto il mondo dei senior, ma gli stimoli maggiori li ho dal lavoro quotidiano coi giovani. Questo perché recepisco maggiori energie e stimoli. Sui senior il lavoro è prettamente tattico-mentale, mentre con i giovani si tratta anche di un lavoro di tecnica, e questo mi spinge ad automigliorarmi. Tra cinque anni forse preferirei essere più vicino alle giovanili che non essere un capo allenatore di una squadra senior, sebbene io non possa negare che sarebbe una grande soddisfazione, per altro già provata nella scorsa stagione per due partite quando ho avuto l'onore e l'onere di guidare la squadra nei playoff."
 
E questa società?
"Si respira quotidianamente un grande entusiasmo per questo progetto, tanto dall'interno quanto dall'esterno. Il presidente Beccari ed i suoi collaboratori ci fanno sentire questa passione, e sono convinto che questo progetto sia destinato a crescere. In un solo anno e mezzo è stato costruito tanto, siamo sbarcati al Palanguissola solo nei playoff dello scorso anno e quest'anno il riscontro del pubblico è stato notevole: siamo stati ospiti di squadre con molta più storia di noi, eppure il pubblico è numericamente molto minore. La città ci darà ampi margini di crescita."
 
 

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