La Bakery deve superare il periodo negativo: domenica ostacolo Lissone Brianza

In occasione della decima giornata del campionato di Serie B Nazionale, che si disputerà domenica alle 18, la Bakery Basket ospita il Lissone Brianza. Le due compagini arrivano a questa sfida con posizioni diametralmente opposte. Se infatti i brianzoli veleggiano nella parte alta della classifica con 6 vittorie e 3 sconfitte, i piacentini vengono da quattro sconfitte consecutive per un computo generale da 3 successi e 6 stop e sono scivolati nella parte bassa. Ma nessun dramma in casa Bakery, perché vista la giovanissima età del roster era una situazione da mettere in preventivo e c’era anche da aspettarsi un momento nel quale persino la fortuna non sorride ai biancorossi. Non è un caso, forse, che almeno tre sconfitte sono avvenute con scarti davvero risicati, segno comunque del buon lavoro svolto dai ragazzi di coach Giorgio Salvemini. È il dettaglio che sta facendo purtroppo la differenza in negativo, e quindi non resta che mettere ancor di più la massima attenzione e restare concentrati per l’intero arco della gara. Contando sull’apporto del pubblico del PalaBakery, necessario per spingere Piacenza verso il ritorno alla vittoria.

«Contro Brianza ci dobbiamo aspettare una partita dall’altissimo ritmo - dichiara il vice allenatore Alessandro Bernini -. Loro tendono a giocare tanti possessi, con grande intensità, a prendersi tiri nei primi secondi dell’azione. Noi di sicuro dobbiamo cercare di limitarli su questo aspetto, rallentarli, e portare la gara sul nostro ritmo. Hanno giocatori molto verticali, di talento, e noi ultimamente stiamo facendo fatica a rimbalzo, quindi massima attenzione nel conquistarli in difesa e andare in attacco con grande energia. Abbiamo tanta voglia di vincere, abbiamo letteralmente fame, e vogliamo fare bella figura davanti al nostro pubblico che ci sostiene e ci spinge sempre. Siamo una squadra giovane, abbiam perso delle partite per pochi punti, e adesso vogliamo tornare al successo a tutti i costi. Anche nelle sconfitte abbiamo giocato sino alla fine, con una buona pallacanestro, portando le partite tatticamente dove volevamo. Questa è una cosa importante, perché significa che i ragazzi seguono noi dello staff, e che lo staff capisce quelli che sono i punti nevralgici del match da analizzare. Adesso manca il dettaglio che ci permetta di vincere, che può essere il rimbalzo o la palla recuperata. Si tratta di quel lavoro sporco che se fatto con qualità è inevitabile che arrivi la vittoria».