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Assigeco opaca, occasione sprecata con l'Urania

I piacentini partono meglio, poi si spengono e vengono sconfitti 87-79 dai milanesi al termine di una prova per nulla brillante

Doveva essere la partita della svolta, i due punti fondamentali per allungare su un’Urania appaiata in classifica e per consolidare una posizione fra le prime otto. Invece l’Assigeco non sfrutta il vantaggio di giocare al PalaBanca, porta in scena una prestazione a tratti opaca e troppo a lungo poco lucida sia in attacco sia in difesa e deve cedere agli avversari, che ringraziano e si guadagnano il doppio vantaggio anche negli scontri diretti. E il coro dei tifosi a fine gara: “Meritiamo di più” testimonia che questa squadra sta attraversando un momento per nulla brillante.

La partita - Dei primi 10 punti di Piacenza (a 2) ben 8 sono di Ferguson che dimostra di partire con il piede giusto. Poi però l’Assigeco decide di tenere volutamente basso il ritmo in attacco ma subisce troppo in difesa, così la tripla dell’ex Sabatini vale il sorpasso degli ospiti 14-12. Il problema è che dopo un ottimo avvio la squadra di Ceccarelli si inchioda, non trova più la via del canestro e subisce un parziale pesante chiudendo sotto 20-14 il primo quarto. I padroni di casa subiscono la superiorità fisica sotto canestro di Reggie Lynch, che in dieci minuti da solo guadagna praticamente gli stessi rimbalzi di tutta l’Assigeco arricchendo il proprio tabellino anche con tre stoppate. I bancorossoblù faticano a trovare fluidità in attacco, ma soprattutto non hanno risposte da Mike Hall, che infila per la prima volta la retina dopo oltre 15 minuti, quando ha già commesso due falli. Così ci pensa Ferguson a tenere in partita Piacenza, almeno fino a quando anche il suo connazionale non cambia ritmo, si sblocca e ne piazza 7 consecutivi, anche se l’Urania è sempre avanti 36-33 e nel finale della prima frazione allunga nuovamente sorprendendo una difesa poco attenta dei padroni di casa fino al 46-35.

Al rientro in campo esce quasi subito lo spauracchio Lynch, caricato di tre falli, ma invece di approfittarne l’Assigeco subisce il parziale peggiore della gara, si addormenta su un rimbalzo difensivo e nell’azione successiva perde palla regalando il 57-42 agli ospiti a cui non sembra vero di godere di questi regali. Piacenza adesso cerca meno soluzioni dalla lunga distanza e prova ad inserirsi nella difesa ospite arrivando fino al ferro. Scelta che si rivela azzeccata, perché la squadra di Ceccarelli riesce a guadagnare qualche fallo e un paio di giochi da tre, riducendo lo svantaggio fino al 67-59 che introduce agli ultimi dieci minuti. Dove l’inerzia non sembra essere cambiata, come dimostrano i due rimbalzi offensivi consecutivi  guadagnati da Milano e Piacenza che arriva sempre per seconda su tutti i palloni contesi. Nonostante tutte le difficoltà i biancorossoblù lottano e grazie a Hall e Ferguson risalgono fino al meno 4 quando mancano poco più di 3’ al termine. Ancora una palla persa in attacco regala l’80-73 agli ospiti, poi un miracolo difensivo di Piccoli regala un’altra opportunità non sfruttata, con Milano che chiude la gara con un meritato 87-79.

ASSIGECO PIACENZA-URANIA MILANO 79-87

(14-20, 35-46, 59-67)

ASSIGECO PIACENZA: Ferguson 24, Gasparin 6, Molinaro 5, Santiangeli 11, Hall 18, Piccoli 5, Ihedioha 4, Ammannato 6. Ne:Ferraro, Rota, Jelic. All. Ceccarelli

URANIA MILANO: Benevelli 11, Montano 7, Lynch 14, Raivio 6, Sabatini 14, Piunti 10, Negri 7, Bianchi 9, Pagani 9, Lazzari, Giardini, Piatti. All. Villa

ARBITRI: Gagliardi, Calella, De Biase

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