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Per l’Assigeco trasferta ostica a Trieste

Domenica 7 gennaio alle 18 al PalaTrieste i ragazzi di coach Salieri proveranno a cercare di ottenere il terzo successo “on the road” stagionale

La sconfitta contro Forlì ha chiuso la striscia positiva di quattro vittorie ma ha fatto vedere ancora una volta il grande carattere dell’Assigeco Piacenza. In questa prima partita del 2024 la formazione biancorossoblu si appresta ad affrontare la seconda trasferta consecutiva, questa volta direzione Friuli-Venezia Giulia per l’incontro con la Pallacanestro Trieste, avversario al momento al quarto posto in classifica con dodici vittorie e quattro sconfitte. Con la palla a due fissata per domenica 7 gennaio alle 18 al PalaTrieste, i ragazzi di coach Salieri proveranno a cercare di ottenere il terzo successo “on the road” stagionale ripartendo dalle buone cose fatte vedere la scorsa settimana a Forlì, come sottolineato dall’allenatore bolognese:

“A Forlì abbiamo giocato una partita solida, di spessore e con tanta intensità difensiva e applicazione proprio come l’avevamo preparata durante la settimana. Sotto questo aspetto abbiamo fatto molto bene perché Forlì è una squadra che solitamente segna ottanta punti di media a partita, e noi l’abbiamo lasciata a solamente sessantatré punti segnati. È stato un incontro molto fisico dove le difese hanno prevalso sugli attacchi, deciso alla fine da alcuni episodi e dal talento di Allen, che come all’andata ha risolto il match con giocate di classe e di talento. Siamo stati bravi, e sono contento per l’atteggiamento che la squadra ha avuto in casa della prima in classifica, giocando con determinazione ed energia anche rimontando uno svantaggio importante e mettendo avanti la testa nel finale”.

Dopo un inizio di stagione altalenante, nelle ultime sei partite Skeens ha catturato almeno undici rimbalzi cinque volte e sembra essere tornato quello della passata stagione. Come giudichi queste sue ultime uscite?

“Skeens è sicuramente in crescita, sia dal punto di vista fisico e atletico che per quanto riguarda la brillantezza. Per noi è fondamentale perché è un giocatore cardine della squadra”.

Rispetto all’inizio del campionato sotto quale aspetto la squadra è cresciuta di più?

“La squadra è cresciuta complessivamente. Essendo un gruppo nuovo bisognava dare identità e regole. Oltretutto i ragazzi hanno fatto subito gruppo, e sono pronti a sacrificarsi l’uno con l’altro per il bene comune. È una squadra cresciuta anche a livello di esecuzione e di ritmi, situazioni dove abbiamo comunque ancora margini per migliorare”.

Domenica sul parquet di Trieste vi aspetta la seconda trasferta consecutiva. Quali pensi saranno le chiavi che decideranno la partita?

“Nel match d’andata abbiamo fatto un’ottima partita risolta nel finale dal talento di Filloy. Trieste è una squadra di altissimo livello, noi per competere con loro dovremo giocare al meglio in ogni momento. Fondamentale sarà il controllo dei ritmi, reggere a rimbalzo, in quanto Trieste ha lunghi fisici e di stazza, ma soprattutto dovremo essere scaltri nell’avere le letture giuste perdendo meno palloni possibili”.

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