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L'Assigeco punta all'impresa in casa della capolista Fortitudo

I bolognesi hanno vinto tutte e sette le gare disputate. Salieri: «Dobbiamo ritrovare la nostra intensità difensiva»

L’Assigeco Piacenza resta ferma a sei punti in campionato dopo la sconfitta interna rimediata per mano della Pallacanestro Trieste. Il PalaBanca ha fatto da cornice a un match equilibrato deciso solo nel finale da una serie di prodezze di Filloy, capace di caricarsi la squadra sulle spalle rispondendo ai tentativi di rimonta biancorossoblu innescati da Sabatini e Veronesi. Archiviata la sconfitta, per Piacenza è tempo di pensare alla trasferta in casa della Fortitudo Bologna, vera e propria corazzata in testa al Girone Rosso e ancora imbattuta in campionato. Con la palla a due fissata per le 18 di domenica 5 novembre, coach Salieri si troverà ad affrontare parte del suo passato. L’ex allenatore di Eagles Bologna e Biancoblù Basket Bologna giocherà infatti nella sua città d’origine, e non nasconde l’emozione di disputare un match in un palcoscenico così importante:

“Dal punto di vista personale giocare al PalaDozza ha sempre un fascino particolare. È un tempio del basket italiano, casa della Fortitudo che è tra le squadre più iconiche della nostra pallacanestro. Incontreremo un pubblico che per emotività, partecipazione e intensità è il migliore che si possa trovare, perciò sicuramente sarà una partita in cui sarà importante mantenere i nervi saldi mettendo il massimo della concentrazione e della continuità”.

La partita contro Trieste ha messo in mostra sia i pregi che i difetti che la squadra ha esibito in questa prima parte di campionato. Quali sono le tue considerazioni sulla prestazione dei ragazzi?

“Voglio essere positivo e prendere il buono che la partita ha evidenziato. Con Trieste, così come contro Forlì, potremmo avere la sensazione di avere perso due punti, però mi è piaciuta la difesa aggressiva che abbiamo messo in campo nel secondo tempo. Inoltre abbiamo avuto due prestazioni di alto profilo da Gallo e Filoni, due ragazzi giovani in cui crediamo molto e che hanno fatto una grande partita dal punto di vista tecnico e caratteriale. Le cose negative purtroppo sono le solite, ovvero le percentuali ai liberi e i numeri a rimbalzo. In attacco al momento paghiamo la poca continuità, non abbiamo grande fluidità di manovra e fermiamo ancora troppo la palla, per cui è facile trovare difese più chiuse che ci battezzano sul tiro da fuori”.

La Fotitudo, così come l’Assigeco, ha puntato su una coppia di lunghi americani. Cosa ti aspetti da questo scontro a stelle e strisce all’interno della partita?

“Mi aspetto uno scontro di alto livello. Freeman in particolare incarna perfettamente lo spirito Fortitudo, perchè è un giocatore umile che in difesa chiude tutto ed è la saracinesca della squadra. Ha un’intensità di gioco e un agonismo elevato, da parte nostra abbiamo bisogno di una prestazione di alto profilo da Miller e Skeens per stare a galla, non possiamo prescindere da questo”.

La Fortitudo al momento sembra invincibile, ma l’Assigeco ha dimostrato di potersela giocare con chiunque. Perché i tifosi devono credere nel colpaccio?

“Questo è un girone dove il livello è molto più alto rispetto agli anni passati. Noi dobbiamo pensare che ogni partita è una storia a sè e dobbiamo giocarla pensando di migliorare e crescere assieme, dato che è un gruppo giovane con importanti margini di miglioramento. Dobbiamo muovere la palla, cosa che al momento facciamo solo a sprazzi, e soprattutto dobbiamo trovare quell’intensità difensiva che abbiamo avuto in altre partite”.

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