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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Gli applausi di Galli alle società di basket: «Pochissime lamentele, anche da chi avrebbe avuto diritto a salire di categoria»

Il presidente regionale della Fip: «A oggi non è possibile pensare a una conclusione di questa stagione dopo l'estate, ma Petrucci ha istituito una commissione per valutare eventuali riforme»

«A oggi la nostra stagione è chiusa. Non ci sono possibilità di soluzioni differenti, è stata una decisione presa dalla federazione a livello centrale dopo aver consultato i presidenti regionali. Si termina qui, senza vincitori né vinti e dal primo luglio, almeno in teoria, riparte una nuova annata». Antonio Galli, piacentino, è numero uno del basket emiliano romagnolo dall’ottobre dello scorso anno e subito si è trovato a fare i conti con la stagione più drammatica nella storia dello sport. «Per il momento – spiega – non c’è alcuna possibilità che la stagione possa proseguire da settembre a dicembre. Ma è anche vero che il presidente Petrucci ha istituito una commissione chiamata a valutare eventuali riforme soprattutto per quanto riguarda il settore giovanile».

E mentre da qualche parte inizia ad arrivare la richiesta di ripensare alla possibile chiusura dei tornei, tornando in campo per la post season da fine agosto a ottobre, per i ragazzi non è da escludere una soluzione simile a quanto già ufficializzato dalla pallavolo, con lo spostamento in avanti di un anno di tutte le categorie. «Ma penso che l'opzione più probabile sia quella di un cambiamento delle annate a partire eventualmente dal 2021-2022».

Il dirigente piacentino poi amplia il discorso e analizza la situazione attuale delle società di pallacanestro, soprattutto quelle che lavorano sul territorio. «Siamo tutti in stand by, in attesa di capire quali saranno le decisioni del governo e come potremo eventualmente riprendere l’attività non appena l’emergenza si sarà placata. Restiamo in attesa perché non dipende da noi». Quindi va oltre, complimentandosi con i dirigenti. «Ho visto che nessuno ha cercato di compiere fughe in avanti, tutti i club sono ligi alle disposizioni emanate».

C’è però una grande preoccupazione, che accomuna tutti. «In effetti al momento ci stiamo confrontando su come far fronte al pagamento di alcune tasse previste dai nostri regolamenti. Molte società non possono contare sui contributi promessi nei mesi scorsi dagli sponsor e si trovano in difficoltà; la federazione ha dilazionato i pagamenti e annullato tutte le multe, ma ci stiamo ancora confrontando per capire il modo più corretto in cui intervenire. Senza dimenticare che la Fip ha già definito un contributo di 4 milioni rendendo gratuita l’iscrizione ai campionati del prossimo anno».

Resta però viva la discussione sulla tassa di valorizzazione di atleti provenienti dai settori giovanili che le società dovrebbero pagare e che andrebbe “trasferita” ad altri club. Il dibattito è aperto, l’obiettivo è trovare una soluzione che possa accontentare tutti.

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